Uno studio analizza il ruolo della biopsia liquida (DNA tumorale circolante) nel predire il rischio di recidiva in pazienti con diagnosi di melanoma in stadio II/III dopo chirurgia radicale.
Osimertinib rappresenta un’eccellente chance terapeutica per i pazienti EGFR mutati in progressione dopo prima linea, con mutazione T790M. Lo studio FLAURA, condotto in prima linea, ne ha ora dimostrato la superiorità rispetto a gefitinib o erlotinib.
Una malattia di natura aggressiva, con limitate possibilità di trattamento al momento della progressione. Il trial EORTC 26101, un importante studio randomizzato, testa il ruolo del bevacizumab in associazione alla chemioterapia.
E’ una domanda del questionario di qualità di vita FACT: questa semplice risposta data dal paziente correla con il carico di eventi avversi, e correla con la risposta a “Riesco a godermi la vita”. Un invito ad usare i patient-reported outcomes e ad ascoltare i pazienti, nella pratica clinica e nella ricerca.
Conclusi i 5 anni di terapia endocrina adiuvante per carcinoma mammario ER+, si è davanti a un bivio decisionale. Fermarsi o andare avanti con la terapia? La decisione terapeutica, condivisa tra medico e paziente, può giovarsi di ulteriori elementi che informano riguardo al rischio di recidiva.
Circa un anno dopo la pubblicazione dei dati positivi dello studio KEYNOTE-024, i risultati dell’analisi di qualità di vita confermano il vantaggio per pembrolizumab rispetto alla chemioterapia con platino nei pazienti con tumore del polmone avanzato, con alta espressione di PDL1.