Lo studio di fase III PEARL phase III è stato disegnato per rispondere alla domanda se l’efficacia della combinazione di palbociclib ed endocrinoterapia è superiore a quella della chemioterapia (capecitabina) in pazienti postmenopausali con carcinoma mammario HR+/HER2- metastatico in progressione dopo trattamento con inibitore dell’aromatasi. I dati di PFS, già noti, non avevano evidenziato un ...
L’ESMO ha pubblicato le prime linee guida per l’impiego dei patient-reported outcomes e del monitoraggio dei sintomi nella pratica clinica per i pazienti oncologici. Le raccomandazioni si basano sulle evidenze disponibili in letteratura, ma richiederanno un importante sforzo organizzativo per l’implementazione efficace nella pratica clinica.
La sarcopenia (basale e durante il trattamento) si è dimostrata correlare con l'outcome dei pazienti in molte neoplasie, incluso il tumore gastrico. Poichè alla base della perdita di massa muscolare vi è un processo infiammatorio, la misura del mGPS potrebbe sostituire la misura della sarcopenia? L'ipotesi è testata sui dati di uno studio randomizzato.
A distanza di circa dieci anni dai primi trial prospettici che hanno dimostrato un vantaggio dalla tecnologia mammografica della tomosintesi rispetto alla mammografia digitale, uno studio mette a confronto le due metodiche impiegate con intento di screening per il carcinoma mammario.
Dopo i dati preliminari molto promettenti che già qualche anno fa guadagnarono le pagine del New England, lo studio randomizzato Checkmate 816 ha testato l’aggiunta del nivolumab alla chemioterapia neoadiuvante nel tumore del polmone resecabile. I risultati sono importanti: un quarto dei pazienti ottiene risposta patologica completa, e pur in assenza dei dati maturi di sopravvivenza, si vede un ...
EMA ha approvato l'uso upfront di nivolumab e chemioterapia per pazienti con carcinoma gastrico avanzato HER2 negativo sulla base dei risultati del trial CheckMate 649. Un anno dopo è pubblicato il report del terzo braccio dello studio, in cui i pazienti ricevevano nivolumab con ipilimumab (senza chemioterapia).
Uno studio condotto su una casistica del MD Anderson Cancer Center ha valutato il rischio di sviluppare metastasi encefaliche in pazienti con diagnosi di carcinoma mammario invasivo portatrici di mutazione germinale di BRCA (gBRCA1/2). Inoltre, è stato analizzato l’impatto del coinvolgimento encefalico sulla sopravvivenza.