Tromboembolismo venoso nel paziente oncologico: che fare? Il trial randomizzato mira a confrontare l'efficacia di edoxaban - inibitore orale del fattore Xa - vs la classica eparina sottocute.
Ci pensa l’Early Breast Cancer Trialists’ Collaborative Group a mettere a confronto la chemioterapia neoadiuvante con quella adiuvante nel trattamento del carcinoma mammario in stadio precoce. I dati individuali di quasi 5000 donne trattate nell’ambito di 10 studi randomizzati sono un grande patrimonio da esplorare.
Una revisione sistematica della letteratura ribadisce che i numeri parlano chiaro: l’attività fisica riduce la mortalità complessiva per tumore, e in particolare l’incidenza di tumore della mammella e tumore del colon. Lo stile di vita è fondamentale.
Qual è l'associazione tra uso di contraccettivi ormonali e rischio di carcinoma mammario? Uno studio prospettico fornisce nuove e interessanti evidenze.
Gli inibitori di EGFR hanno dato risultati di grande rilevanza quando usati nei casi di tumore del polmone avanzato con mutazione di EGFR… Uno studio randomizzato lascia però più di un dubbio sull’efficacia di gefitinib come trattamento adiuvante nei pazienti operati.
Gentilezza, ogni giorno. Anche in un’era dominata da fretta e atteggiamenti aggressivi. Anche in un contesto oncologico con alta complessità, elevato stress emotivo, poco tempo per l’ascolto e molto per l'amministrazione. Anche nel momento delle cure di frontiera, dell'immunoterapia, dei farmaci molecolari. Non dimentichiamoci della gentilezza.
Il fallimento di diversi bio-marcatori nel predire il beneficio dai trattamenti antitumorali spesso risiede nel fatto che non sono in grado di cogliere le variazioni dinamiche che avvengono a livello tumorale. Uno studio ha analizzato il valore dei livelli sierici di TK1 quale strumento dinamico per identificare il beneficio da palbociclib. Bagegni N et al. Serum thymidine kinase 1 activity as a ...