Uno studio retrospettivo condotto in 1425 pazienti con carcinoma dell’ovaio sottoposte a chemioterapia ha evidenziato migliore sopravvivenza in chi assumeva beta-bloccanti. Dato intrigante e con razionale preclinico: avrà possibili risvolti terapeutici?
Dicevano l’elevata espressione di SPARC, proteina presente sui fibroblasti dello stroma tumorale, gli avrebbe reso il compito più facile. Ma si sbagliavano. In questo scontro a fuoco, il nab-Paclitaxel affronta il tumore del pancreas senza aiuti. Clint Eastwood permettendo.
Cosa sappiamo degli exosomi? In passato, si riteneva che non avessero alcun significato biologico. Oggi, più di qualche indizio fa presupporre un loro ruolo nei processi di comunicazione cellula-cellula. Le cellule tumorali potrebbero utilizzarli per trasmettere quelle informazioni "indesiderabili" che favoriscono la proliferazione cellulare, l'angiogenesi e la diffusione metastatica.
Appena pubblicato su Lung Cancer il terzo capitolo del progetto RIGHT dell’AIOM: verificata, su un campione di pazienti con tumore del polmone trattati in centri rappresentativi dell’intero territorio nazionale, la consistenza tra linee guida e strategie diagnostiche e terapeutiche.
Torna alla mente uno storico pezzo di Pino Daniele (1977), leggendo questo curioso report del National Cancer Institute. Dopo la chemioterapia adiuvante, il consumo di caffeina sembra ridurre sensibilmente il rischio di recidiva di carcinoma del colon e proteggere dal rischio di morte per neoplasia.
Qual è il ruolo dei linfociti infiltranti il tumore (TILs) nel carcinoma mammario HER2-positivo? Un'analisi secondaria dello studio NeoALTTO (Neoadjuvant Lapatinib and/or Trastuzumab Treatment Optimization) propone alcune ipotesi interessanti.
Appena pubblicati su Lancet Oncology i risultati di tre studi randomizzati che hanno valutato l’efficacia dell’anti-NK1 rolapitant nella prevenzione dell’emesi da chemioterapia… Diversi aspetti metodologici richiedono un commento.