La chemioterapia, a volte, può determinare effetti collaterali bizzarri. Ad esempio, non è infrequente riscontrare la presenza di strie ungueali associate ai diversi cicli di terapia con taxani (una sorta di contatore del trattamento ricevuto). Recentemente, è stato descritto che la capecitabina può causare la perdita delle impronte digitali. Sarà vero? Con quali implicazioni?
I tumori uroteliali sono sicuramente nella lista dei tumori solidi per i quali si prospetta, nella futura pratica clinica, un ruolo dell’immunoterapia. Lo studio KEYNOTE 012 di pembrolizumab prevedeva una coorte di pazienti con carcinoma uroteliale, e sono ora pubblicati i risultati di attività.
Come sapere chi beneficierà maggiormente da una terapia di seconda linea per carcinoma gastrico? Tenete a mente quattro facili parametri clinico-laboratoristici, è il suggerimento di una ricerca italiana real-world, condotta in 19 centri di riferimento e recentemente pubblicata.
T-DM1 e pertuzumab, due perle di terapia anti-HER2, erano promessi sposi nel trattamento di prima linea del carcinoma mammario HER2-positivo. Certi matrimoni, però, non possono essere celebrati.
La superiorità della seconda linea con osimertinib nei pazienti con NSCLC avanzato con mutazione T790M di EGFR è ora sancita anche da uno studio randomizzato di fase III. L’auspicio è che il farmaco sia disponibile quanto prima anche nella pratica clinica italiana.
Il tumore al pancreas si presenta come borderline resectable in un caso ogni 8. Ci vuole un team esperto, multidisciplinare, dove oncologi, radiologi, chirurghi e radioterapisti si confrontino sulla più adeguata strategia terapeutica. Un interessante report targato GISCAD.
Nel 2015, l'anno a cui fa riferimento lo studio, sono stati registrati 17.5 milioni di casi di tumore nel mondo. Il cancro, con 8.7 milioni di decessi l'anno, è la seconda causa di morte dopo la patologia cardiovascolare. Numeri che parlano da soli, a noi spetta il compito di saperli ascoltare.