L'evidenza a supporto del ruolo di T-DM1 nel trattamento del carcinoma mammario HER2 positivo si arricchisce di un nuovo studio. Nel setting avanzato, l'impiego di T-DM1 si rivela superiore rispetto ad una terapia, prevalentemente l'associazione di chemioterapia e trastuzumab, la cui scelta era affidata alla discrezione del medico. Krop IE, et al. Trastuzumab emtansine versus treatment of ...
Nei pazienti con mutazione di EGFR, la mutazione T790M è comunemente associata alla comparsa di resistenza agli inibitori di tirosino-chinasi di EGFR. Una casistica olandese, con biopsie sequenziali ripetute, descrive la sua incidenza e l'eterogeneità delle caratteristiche tumorali.
Nome troppo rischioso per un trial: BINGO. Lo studio con asse franco-tedesco si propone di testare la combinaione di chemioterapia (gemcitabina e oxaliplatino) con o senza cetuximab (500 mg/mq ogni 2 settimane) in pazienti con neoplasia delle vie biliari avanzata. Risultati negativi: nessun beneficio dall'EGFR inibitore. Malka D, et al. Gemcitabine and oxaliplatin with or without cetuximab in ...
Thompson LM, et al. Incidence, risk factors, and management of infusion-related reactions in breast cancer patients receiving trastuzumab. Oncologist 2014;19:228-34.
Un'analisi italiana descrive un interessante ruolo prognostico per la riduzione delle cellule circolanti nei pazienti in trattamento per microcitoma esteso. Pochi giorni fa, inoltre, un lavoro inglese su Nature Medicine apre scenari interessanti sul possibile ruolo delle CTC come "biopsia liquida".
Chi non ha avuto tra i pazienti di cui si è preso cura degli outliers? Un profonda riflessione di matrice australiana spiega quanto sia importante lo studio genomico dei pazienti che hanno riportato un outcome straordinariamente favorevole e quali siano le implicazioni di tali evidenze per tutti gli altri. Chang DK, et al. Mining the genomes of the exceptional responders. Nat Rev Cancer ...