Diversi studi hanno suggerito una possibile attività antitumorale dei beta-bloccanti, assunti da molti pazienti per trattare patologie concomitanti. E se bloccare gli effetti dello stress sulle cellule tumorali aiutasse davvero a controllarne la crescita?
Secondo uno studio inglese, il riscontro di piastrine elevate a un prelievo ematochimico eseguito in soggetti che si rivolgono per sintomatologia minore al proprio Medico di Medicina Generale triplicherebbe il rischio di diagnosi di neoplasia polmonare o colorettale.
Che titolo è? Apoteosi della contraddizione. Sembra impossibile che esista un tango senza passione e, parimenti, sembra difficile estrapolare messaggi positivi da uno studio negativo. Eppure lo studio tAnGo, perfettamente disegnato al tempo della concezione, non ha appassionato. Eppure lo studio tAnGo è la prova dell'importanza di pubblicare gli studi anche quando negativi. Plauso per questo ...
Nei pazienti anziani un trattamento troppo aggressivo può comportare rischi di tossicità maggiori dei possibili benefici: è l’esempio della chemio-radioterapia concomitante nel tumore del polmone non a piccole cellule localmente avanzato
Da un corposo database nordamericano con quasi 10.000 casi di malattia colorettale avanzata, ne spuntano 208 con mutazione BRAF non-V600E (2% circa). E hanno una prognosi sorprendentemente favorevole.
Che il carcinoma prostatico e il carcinoma mammario avessero diverse caratteristiche comuni lo sapevamo già. Adesso, quasi 4000 firme (genetiche) siglano la dimostrazione di somiglianza.
Uno studio statunitense ha intervistato i pazienti sottoposti anni prima a trattamento per un tumore della prostata localizzato... per capire quanti, con il senno di poi, riconsidererebbero la propria scelta tra chirurgia, radioterapia e sorveglianza attiva.