La ricerca sembra andare nella direzione giusta. La caratterizzazione molecolare delle diverse forme di carcinoma mammario HER2-positivo consente di predire il beneficio dal doppio blocco anti-HER2 in assenza di chemioterapia.
Una metanalisi passa in rassegna gli studi dedicati a migliorare la fatigue dei pazienti oncologici: l’esercizio fisico e gli interventi psicologici, a differenza dei farmaci, migliorano il sintomo.
Anche vandetanib si aggiunge alla black list: il multitarget che inibisce VEGFR2, RET e EGFR fallisce in combinazione a gemcitabina nel tumore del pancreas. E' tramontato il tempo dei trial disegnati senza un solido background biologico e una selezione molecolare dei pazienti.
Sappiamo che l'obesità è un fattore di rischio per carcinoma dell'endometrio. Non sappiamo, però, se la perdita di peso può aiutare nella riduzione del rischio. Importanti informazioni arrivano dallo studio WHI.
Dopo gli studi non randomizzati di atezolizumab e nivolumab, il trial randomizzato KEYNOTE-045 documenta l’efficacia di pembrolizumab come terapia di seconda linea del carcinoma uroteliale avanzato…
Banditi i tecnicismi. Stop ai troppi dettagli incomprensibilii. La comunicazione ne gioverebbe e anche la possibilità di scelta indipendente del paziente. La proposta del gruppo ARCAD: un consenso informato più conciso ma parimenti accurato.
RIchiedere una valutazione dei livelli di colesterolemia in pazienti con carcinoma mammario ha molteplici implicazioni cliniche: potenziale controindicazione all'impiego di inibitori dell'aromatasi potenziale effetto collaterale da inibitori dell'aromatasi potenziale interferenza con la prognosi Un'analisi ancillare dello studio BIG 1-98 valuta l'associazione tra utilizzo di agenti ...