Il microcitoma è sicuramente la Cenerentola dei tumori polmonari, in termini di progressi terapeutici. Un gruppo italiano ne descrive le alterazioni molecolari, potenziali bersagli di farmaci: pochi casi positivi, ma quei pochi potrebbero forse aver beneficio da una terapia innovativa...
Rovesciati i paradigmi del calcio in questo lavoro recentemente pubblicato su JCO. Nonostante il risultato, la doppietta transalpina (FOLFIRI) vince sulla tripletta anglosassone (ECX). Ovviamente, non stiamo parlando di un match tra nazionali blasonate, ma del trattamento di prima linea del carcinoma gastrico.
Il trastuzumab ci ha regalato grandi soddisfazioni nel trattamento del carcinoma mammario metastatico HER2 positivo. Ma non sono mancate anche le delusioni. Uno studio multicentrico spagnolo confronta l'espressione genica in campioni tumorali di soggetti con diverso outcome.
Pubblicati su Lancet Oncology due studi di fase III con il dacomitinib (inibitore irreversibile di EGFR) in pazienti pretrattati, senza selezione molecolare. I risultati? Negativi in entrambi gli studi. Senza selezione, insomma, con i nuovi farmaci non si va molto lontano...
La combinazione a tre farmaci e l'anitiangiogenico come nuovo possibile standard terapeutico di prima linea nel carcinoma colorettale avanzato. Un primo autore con il cognome greco, ma l'accento toscano. Ma soprattutto, in questo emozionante tweet, lo straordinario percorso di un gruppo di giovani amici, che ci hanno insegnato come oggi in Italia si possa condurre la ricerca indipendente.
Il ruolo predittivo della mutazione di PIK3CA è stato indagato su una casistica di carcinoma mammario HER2 positivo ricavata da 3 studi di terapia neoadiuvante del German Breast Group.
Con uno “special article” pubblicato su JCO, l’ASCO fa proprie le linee guida dell’IASLC e del College of American Pathologists sulle analisi molecolari per la selezione dei pazienti con NSCLC per il trattamento con inibitori di EGFR e ALK. E l’articolo rappresenta una lettura istruttiva...