La scelta del tweet in tema di carcinoma mammario si fa ardua quando sei in viaggio verso San Antonio per l’appuntamento annuale del SABCS. Rumors preannunciano importanti novità nella patologia HER2-positiva e, allora, l’ispirazione conduce verso un approfondimento degli scenari di real-life nel sottogruppo triplo-positivo (HR+/HER2+).
Pubblicati i risultati del trial TIVO-3 che testa tivozanib vs sorafenib in pazienti con carcinoma renale pretrattato. Dove si potrà inserire il nuovo VEGFR inibitore nella complessa sequenza di trattamento?
Che alcuni sottogruppi di carcinoma mammario triple negative con sTILs (stromal tumor-infiltrating lymphocytes) si caratterizzino per una buona prognosi è noto. D’altro canto, è meno noto quale sia la prognosi in assenza di chemioterapia adiuvante.
A distanza di qualche anno dai risultati principali dello studio ProtecT, che avevano evidenziato miglior controllo di malattia ma nessun vantaggio in sopravvivenza per la chirurgia e la radioterapia, sono ora pubblicate ulteriori evidenze.
Non è chiaro se la supplementazione orale di proteine del siero del latte sia di beneficio nel paziente oncologico malnutrito e se tale apporto possa migliorare l'outcome del trattamento. Alcune risposte vengono da uno studio randomizzato italiano.
Arriva dal Memorial Sloan Kettering Cancer Center un approccio che utilizza l'intelligenza artificiale per migliorare l’accuratezza nella diagnosi dei tumori.
Pubblicata l’analisi finale di sopravvivenza globale dello studio FLAURA, che documenta un vantaggio significativo a favore di osimertinib rispetto all’impiego in prima linea di un inibitore di prima generazione.