L'auspicato aumento della chance di guarigione pone nuove sfide. Un punto importante nel "suvivorship care plan" è la gestione del timore della recidiva della neoplasia, causa di distress emotivo che guida comportamenti non sempre salutari.
Se sono immuno-coniugati, hanno promesso di agire essi stessi come agenti terapeutici e, al contempo, di condurre in sede tumorale altre terapie. In tal modo, si assiste a un potenziamento della target therapy che, talora, sembra funzionare anche quando il target è poco espresso.
Due studi di fase II, pubblicati simultaneamente su JAMA Oncology, hanno testato la combinazione di trattamento locale (come la radioterapia stereotassica) e immunoterapia in pazienti con carcinoma polmonare avanzato. L’interesse per la potenziale sinergia rimane alto.
In questo numero: Pietrantonio F, et al. Maintenance Therapy With Panitumumab Alone vs Panitumumab Plus Fluorouracil-Leucovorin in Patients With RAS Wild-Type Metastatic Colorectal Cancer: A Phase 2 Randomized Clinical Trial. JAMA Oncol. 2019. Abstract
Una metanalisi evidenzia efficacia significativa del miele sia nel prevenire che nell’alleviare la mucosite indotta dal trattamento radio-chemioterapico e chemioterapico: evidenza con molti limiti, ma il risultato è interessante. Un invito a non trascurare la ricerca sulle terapie di supporto.
Lo studio ReDOS valuta l'ottimizzazione della dose per il regorafenib nel carcinoma colorettale avanzato: non più 160 mg/die se la strategia di dose-escalation risulta equivalente in attività e meno tossica.
L’incidenza di melanoma è in crescita nel mondo. La maggioranza degli studi sulla prognosi in pazienti con melanoma ignora il potenziale effetto della presenza di melanomi primitivi multipli.