Uno studio americano ha evidenziato che non tutti i cittadini hanno pari opportunità nell’accesso agli studi clinici, almeno considerando la distanza tra la residenza e i centri dove gli studi sono attivi: i pazienti a reddito inferiore, mediamente, abitano più lontani dai centri dove si fanno studi.
Da circa 25 anni il trattamento standard per il tumore della cervice uterina localmente avanzato è stato la chemioradioterapia seguita dal trattamento con brachiterapia. Ora il trial ENGOT-cx11/GOG-2047/KN-A18 si propone di verificare se la combinazione del trattamento standard con pembrolizumab possa stabilire un nuovo riferimento.
Un’analisi condotta su una coorte di pazienti affetti da tumore uroteliale avanzato ha indagato il ruolo prognostico della frazione di DNA tumorale nel DNA circolante: i pazienti con una frazione elevata hanno un andamento di malattia più aggressivo.
La chiave per l'implementazione dei test di ctDNA per la rilevazione della malattia minima/molecolare residua (MRD) nei tumori solidi è la comprensione di quali caratteristiche del test di ctDNA siano importanti. Attraverso il confronto inter-test in uno studio prospettico, si dimostra come una maggiore sensibilità analitica - in questo caso tramite sequenziamento multimutazionale personalizzato ...
Depressione, dolore e fatigue spesso impattano negativamente sulla qualità della vita del paziente oncologico. Riferire i pazienti ai professionisti dopo un test di screening è poco utile. Ma allora che fare? Un trial nordamericano testa il beneficio di un supporto emotivo condiviso e proattivo, iniziato anche in parallelo alle cure oncologiche, che coinvolga malati e caregivers.
Uno studio retrospettivo giapponese descrive gli outcome dei pazienti anziani trattati per NSCLC avanzato: nei casi con espressione di PD-L1 (bassa o elevata), la combinazione di immunoterapia e chemioterapia non dimostra beneficio in efficacia rispetto all’immunoterapia da sola, ma risulta associata a un rischio maggiore di eventi avversi.
Uno studio si interroga su quale sia il rischio di mortalità carcinoma mammario specifica (breast cancer specific mortality: BCSM) dopo 20 anni dalla diagnosi negli uomini con carcinoma mammario positivo per i recettori ormonali e in stadio I-III alla diagnosi.