Il successo della combinazione di trastuzumab e pertuzumab nella patologia mammaria HER2 positiva (trial CLEOPATRA) non è replicato nella patologia gastrica avanzata con lo stesso driver molecolare: questa la deludente bottom line dello studio randomizzato JACOB.
Uno studio prospettico ha analizzato l’incidenza e i fattori predittivi della riattivazione del virus dell'epatite C (HCV) in pazienti sottoposti a terapia antitumorale.
Nella pratica clinica, la chemioterapia neoadiuvante andrebbe sempre presa in considerazione nei pazienti con tumore della vescica infiltrante il muscolo. Ma quale schema di chemioterapia è il più efficace? Un’analisi statunitense produce spunti interessanti
I campi di applicazione dell'intelligenza artificiale in medicina sono molteplici e in parte imprevedibili. Lo studio del gruppo britannico - popolato da ricercatori italiani - testa la possibilità dei modelli automatici nel predire l'evoluzione della malattia oncologica.
Uno studio di fase II valuta la combinazione di pertuzumab, trastuzumab e inibitore dell'aromatasi nel trattamento di donne con carcinoma mammario HER2-positivo e HR-positivo in stadio avanzato.
Uno studio osservazionale descrive le modifiche della funzione cognitiva e della fatigue nei pazienti trattati con abiraterone acetato e con enzalutamide. Gli studi post-registrativi possono essere utili, anche per la migliore descrizione dell’impatto sulla qualità di vita.
Il nuovo PARP inibitore, approvato nella terapia di mantenimento di donne con carcinoma ovarico platino-sensibile, richiede riduzione di dose in quasi il 70% delle pazienti. Un'analisi retrospettiva valuta in quali situazioni sia giustificato l'inizio della terapia con dose più prudente.