I pazienti oncologici hanno un rischio aumentato di complicanze post-infezione da SARS-CoV-2. La vaccinazione per prevenire la malattia COVID-19 è raccomandata in pazienti con tumori solidi che ricevono trattamenti antitumorali. Lo studio VOICE (Vaccination Against COVID in Cancer) ha valutato l’impatto di immunoterapia, chemioterapia e chemio-immunoterapia su immunogenicità e sicurezza del ...
Lo studio STAMPEDE consente di confrontare la qualità di vita dei pazienti con tumore della prostata ormono-sensibile che hanno ricevuto docetaxel o abiraterone. I risultati sono interessanti, ma per l’Italia rimangono accademici, non essendo possibile prescrivere terapia ormonale di nuova generazione in questo setting.
L'incidenza del cancro del colon aumenta nella fascia di popolazione giovane e le caratteristiche della malattia sembrano essere più aggressive. Ma quali sono le evidenze?
Pubblicata l’analisi ad interim dello studio DAWNA-1, trial in doppio cieco, randomizzato, di fase 3 che analizza il ruolo di dalpiciclib e fulvestrant in pazienti con carcinoma mammario HR+/HER2- in stadio avanzato e dopo progressione ad endocrinoterapia.
La valutazione dei criteri di inclusione e di esclusione è un momento fondamentale per l’eventuale inserimento di un paziente in una sperimentazione clinica. Una survey inglese dà voce alle considerazioni degli sperimentatori: a volte i criteri sono poco chiari, a volte complessi, a volte poco condivisibili.
E' noto che i pazienti oncologici siano a maggiore rischio infettivo da SARS-CoV-2 e possano avere infezioni più severe. Ora un registo internazionale riporta la percentuale di pazienti con complicanze a lungo termine, che impattano sulla possibilità di cura e sugli esiti dei trattamenti.
In pazienti con melanoma metastatico, la risposta metabolica completa (complete metabolic response, CMR) a 1 anno dal trattamento con immunoterapia è stata proposta come indice precoce di beneficio a lungo termine. Uno studio riporta i risultati a sei anni dall’avvio del trattamento con anti-PD1.