Pubblicata la seconda parte dello studio CheckMate-142 in cui pazienti con neoplasia colorettale avanzata e pretrattata con instabilità dei microsatelliti ricevono immunoterapia. Nivolumab e ipilimumab, nello specifico. La promessa è mantenuta: attività notevole, poche tossicità, ma costi non trascurabili.
Dietro alla semplice diagnosi di carcinoma mammario "triple negative" si nascondono profili molecolari distinti. A ciascuno di essi corrispondono comportamenti clinici e sensibilità terapeutiche differenti. La targeted therapy arriva anche per queste forme tumorali: è una promessa.
Dopo un simpatico articolo pubblicato su BMJ nel 2003, spesso si prende il paracadute come esempio di un trattamento di cui è superfluo provare l’efficacia in studi randomizzati… Ma spesso il paragone è improprio: in medicina, ahimé, i paracadute sono pochi!
Lo shock settico è una complicazione infrequente nei pazienti oncologici, ma potenzialmente fatale. Gli autori si interrogano riguardo sulla reale efficacia dei glucocorticoidi, spesso usati nella pratica clinica, nel ridurne la mortalità.
Pubblicato sulla prestigiosa rivista Science un lavoro destinato, forse, a entrare nella storia della medicina: un test ematico, definito CancerSEEK (ndr, il "cerca cancro"), aiuta a identificare 8 diversi tipi di tumore (ovaio, fegato, stomaco, pancreas, esofago, colon retto, polmone, mammella) mediante la valutazione dei livelli di proteine circolanti e di mutazioni nel cell-free DNA.
Lo studio SWOG S0715 era stato condotto per dimostrare il beneficio dell’acetilcarnitina nel ridurre la neuropatia provocata dalla chemioterapia: purtroppo la neuropatia rimane prolungata, e l’acetilcarnitina produce addirittura un effetto dannoso, opposto rispetto all’atteso.
Un interessante studio dimostra che il rischio di malattie cardiovascolari nei pazienti over 65enni operati per carcinoma del colon triplica rispetto a quello della popolazione generale: il cardiologo dovrà entrare nel core-team del follow-up oncologico?