Dal titolo di un romanzo poliziesco degli anni 60 alla realizzazione del basket trial oncologico. La scelta terapeutica basata sulla specifica alterazione molecolare del tumore, piuttosto che sulla sede anatomica della patologia o sull'istotipo, può portare a buoni risultati.
La combinazione chemioterapia + agenti anti-HER2 (trastuzumab e pertuzumab) è messa a confronto con la combinazione dell’immunoconiugato T-DM1 + pertuzumab in uno studio randomizzato di terapia neoadiuvante (KRISTINE). Analizzando i tassi di risposta patologica completa e la tossicità dei diversi regimi, si ricavano spunti interessanti sul trattamento del carcinoma mammario HER2-positivo in ...
Lo studio IMvigor 211 puntava sulla dimostrazione di beneficio dell’immunoterapia con atezolizumab nel sottogruppo di pazienti con tumore uroteliale selezionati per elevata espressione di PD-L1: scommessa persa. L’autorità regolatoria approva comunque il farmaco…
Tromboembolismo venoso nel paziente oncologico: che fare? Il trial randomizzato mira a confrontare l'efficacia di edoxaban - inibitore orale del fattore Xa - vs la classica eparina sottocute.
Ci pensa l’Early Breast Cancer Trialists’ Collaborative Group a mettere a confronto la chemioterapia neoadiuvante con quella adiuvante nel trattamento del carcinoma mammario in stadio precoce. I dati individuali di quasi 5000 donne trattate nell’ambito di 10 studi randomizzati sono un grande patrimonio da esplorare.
Una revisione sistematica della letteratura ribadisce che i numeri parlano chiaro: l’attività fisica riduce la mortalità complessiva per tumore, e in particolare l’incidenza di tumore della mammella e tumore del colon. Lo stile di vita è fondamentale.
Qual è l'associazione tra uso di contraccettivi ormonali e rischio di carcinoma mammario? Uno studio prospettico fornisce nuove e interessanti evidenze.