Un’interessante analisi passa in rassegna le approvazioni di farmaci oncologici da parte dell’autorità regolatoria europea negli ultimi 10 anni… Le caratteristiche degli studi a supporto delle domande di approvazione sono sicuramente cambiate, e spesso si tratta di studi a braccio singolo.
Pubblicati i dati dello studio TASCO1, un trial di fase II non comparativo che ha testato l'efficacia del TAS-102 associato al bevacizumab in prima linea per pazienti con carcinoma colorettale avanzato non candidati a terapia di combinazione.
Con quale frequenza i farmaci antitumorali sono approvati dall’FDA sulla base di studi clinici con importanti lacune? Forse c'è ampio margine di miglioramento...
Dati aggiornati confermano l’attività dell’immunoterapia in pazienti con tumore della vescica avanzato, non eleggibili per la chemioterapia con cisplatino. Buoni segnali di attività e risposte di lunga durata, ma solo in alcuni pazienti.
Un ampio studio fornisce prove epidemiologiche che l'allattamento al seno, un fattore potenzialmente modificabile, può conferire una riduzione significativa del rischio di carcinoma ovarico, incluso il sottotipo sieroso di grado elevato, forma notoriamente più aggressiva.
Un’analisi basata sui patient-reported outcomes basali di pazienti con tumore del polmone trattati con immunoterapia documenta un significativo ruolo prognostico delle risposte ai questionari, meglio del performance status stimato dal medico.
Pubblicati i risultati del trial INVICTUS. Dopo imatinib, sunitinib e regorafenib (per GIST con mutazioni di KIT) e avapritinib (per GIST con mutazioni di PDGFRA) è la volta del ripretinib, un super-inibitore che stabilizza la malattia in pazienti pretrattati.