Tre è il numero magico: 3 come terza dose e 3 come i principali benefici (riduzione dei contagi, riduzioni delle forme gravi di COVID-19 con conseguente riduzione dei posti letto in ospedale e dell'occupazione nelle terapie intensive, riduzione dell'insorgenza di nuove varianti). Fare la terza dose (booster) è di valore, e lo è anche per i pazienti oncologici in trattamento sistemico attivo ...
In assenza di confronti testa a testa, una metanalisi “network” ha confrontato l’efficacia delle diverse combinazioni basate sull’impiego di immunoterapia nei pazienti con carcinoma del rene avanzato con componente sarcomatoide. Un’altra occasione per discutere i pregi e i limiti delle metanalisi network.
Nei pazienti radicalmente operati per un tumore stromale gastrointestinale con mutazione dell'esone 9 di KIT è indicato il trattamento adiuvante con imatinib mesilato alla dose di 400 o di 800 mg? Alla domanda tenta di rispondere una analisi retrospettiva internazionale con ampio contributo italiano.
Lo studio BrighTNess ha dimostrato che l’aggiunta di carboplatino alla chemioterapia neoadiuvante si traduce in un aumento del tasso di risposta patologica completa (pCR) in pazienti con carcinoma mammario triple negative in stadio II-III. Una recente presentazione all’ESMO 2021 ha riportato anche un vantaggio in termini di event-free survival, indipendentemente dallo stato mutazionale, ...
Ricercatori inglesi hanno descritto i rischi di patologie in chi è guarito dopo la diagnosi di un tumore in giovane età . Si tratta di risultati di grande rilevanza sociale: la guarigione è importante, ma altre patologie possono avere un impatto sull’aspettativa di vita.
I pazienti oncologici hanno un rischio aumentato di complicanze post-infezione da SARS-CoV-2. La vaccinazione per prevenire la malattia COVID-19 è raccomandata in pazienti con tumori solidi che ricevono trattamenti antitumorali. Lo studio VOICE (Vaccination Against COVID in Cancer) ha valutato l’impatto di immunoterapia, chemioterapia e chemio-immunoterapia su immunogenicità e sicurezza del ...
Lo studio STAMPEDE consente di confrontare la qualità di vita dei pazienti con tumore della prostata ormono-sensibile che hanno ricevuto docetaxel o abiraterone. I risultati sono interessanti, ma per l’Italia rimangono accademici, non essendo possibile prescrivere terapia ormonale di nuova generazione in questo setting.