Come la coesistenza di una patologia oncologica può influenzare il decorso clinico di pazienti affetti da COVID-19. Uno studio condotto nella città di New York offre qualche spunto di riflessione.
Una survey AIOM ha fotografato le scelte degli oncologi italiani nella gestione del trattamento dei tumori urologici durante l’emergenza COVID: quando rinviare l’inizio e quando no, quando interrompere il trattamento e quando no. Potersi confrontare, in questo momento, aiuta ad affrontare le decisioni.
Uno studio randomizzato internazionale ha confrontato per la recidiva platino-sensibile un regime standard (carboplatino, gemcitabina e bevacizumab) vs il trattamento sperimentale (carboplatino, doxorubicina liposomiale e bevacizumab). Pubblicati i risultati di efficacia.
E' possibile valutare in vivo l’espressione di PARP-1 (Poly– Adenosina difosfato – ribosio polimerasi 1)? Uno studio prova a farlo su pazienti con carcinoma mammario impiegando una PET speciale.
Un’analisi delle presentazioni orali ai meeting ASCO ed ESMO degli ultimi anni ha evidenziato che spesso, anche se lo studio non è positivo, le conclusioni sono “non negative”. Accade più frequentemente di quanto si pensi…
Pubblicati in esteso i risultati dello studio randomizzato POUT, trial inglese che testa in setting prospettico e randomizzato l'efficacia della chemioterapia dopo l'intervento chirurgico per pazienti con carcinoma uroteliale delle alte vie escretrici.