Testata in prima linea la combinazione di XELOX e lapatinib nei pazienti con neoplasia gastrica avanzata HER2 positiva. I risultati negativi devono fare riflettere...
Le metastasi al sistema nervoso centrale rappresentano uno fra i principali "clinical need" nella gestione del carcinoma mammario HER2 positivo in stadio avanzato. Chirurgia, radioterapia e trattamento sistemico si integrano nel tentativo di fornire il massimo beneficio terapeutico. La ricerca intanto continua. E' la volta di afatinib, ma con quali risultati?
Uno studio randomizzato statunitense documenta il beneficio in qualità di vita per i pazienti, grazie a una raccolta sistematica delle tossicità mediante tablets, rispetto al tradizionale colloquio con il medico. Tecnologia futuribile o già possibile?
I tre gradini della scala WHO (1986) suggeriscono di utilizzare analgesici non oppioidi per il dolore di intensità lieve, oppioidi deboli per il dolore lieve-moderato, oppioidi forti per quello moderato-severo. E se provassimo a eliminare il piolo intermedio?
Una meta-analisi di 27 studi (di coorte e caso-controllo) ha analizzato il ruolo dell'allattamento al seno nel ridurre il rischio di carcinoma mammario. La relazione causa-effetto è stata valutata in modo distinto nei diversi sottotipi tumorali, definiti in base all'espressione dei recettori ormonali (ER, PgR) e, per la prima volta, in base allo stato di HER2.
E’ stata pubblicata su Annals of Oncology l’analisi del ruolo predittivo del Gleason sull’efficacia dell’abiraterone, impiegato in pazienti con carcinoma della prostata resistente alla castrazione. Il Gleason non aiuta a predire l’efficacia del farmaco.
Una vecchia signora. Il più antico ospedale di Milano. Un giovane medico, affascinato dal mistero dei riarrangiamenti molecolari. Le pagine del case report di Andrea Sartore-Bianchi sembrano un giallo…che sia un vizio di famiglia?