Uno studio olandese ha documentato, mediante prelievi seriati farmacocinetici in corso di terapia, che molti pazienti in trattamento antitumorale orale sono esposti a concentrazioni di farmaco più basse dell’atteso. Ricondurre la concentrazione al di sopra della soglia minima è fattibile, mediante interventi correttivi, in una buona percentuale di casi.
Un importante passo avanti dopo oltre un decennio. L'immunoterapia combinata al trattamento antiblastico standard migliora l'eficacia della chemioterapia nei pazienti con neoplasia biliare avanzata: pubblicati sulla nuova rivista NEJM Group i risultati del trial TOPAZ-1, proprio oggi aggiornati al'ESMO WCGIC 2022 di Barcellona.
Cosa sappiamo delle caratteristiche clinico-patologiche e della prognosi nel carcinoma mammario HER2-negativo? C’è differenza tra le forme HER2-low e le forme HER2-0? Uno studio condotto al Dana-Farber Brigham Cancer Center e coordinato dal talentuoso Paolo Tarantino prova a fornire le prime informazioni.
Un'interessante pubblicazione del gruppo di Boston ha analizzato, grazie ad interviste condotte con pazienti, caregiver e oncologi, vari aspetti legati alla comunicazione tra medico e paziente nei casi di NSCLC avanzato oncogene-addicted. Un setting che vanta enormi progressi, ma nella comunicazione non tutto è ottimale…
È noto come le pazienti con carcinoma mammario triple-negative (TNBC) che recidivano dopo chemioterapia (neo)adiuvante presentino un decorso di malattia più aggressiva. Nello studio ASCENT, Il farmaco sacituzumab govitecan (SG) della classe degli antibody-drug conjugates (ADCs), composto da un anticorpo anti-Trop–2 legato al payload SN-38 attraverso un linker clivabile, ha dimostrato una ...
Una revisione sistematica con metanalisi ha analizzato la relazione tra la risposta obiettiva e la sopravvivenza dei pazienti, prendendo in considerazione gli studi di chemioterapia e immunoterapia come trattamento di prima linea del carcinoma polmonare non a piccole cellule. Gli schemi che incrementano le risposte sono associati a un beneficio significativo in sopravvivenza.
Un'interessante analisi nordamericana valuta il peso della pandemia da Covid-19 sulla ricerca oncologica e in particolare il suo effetto negativo sull'enrollment nei trial accademici (no profit) e in quelli dell'industria (for profit). Si è faticato molto, ma ne stiamo uscendo velocemente.