Cosa sappiamo delle caratteristiche clinico-patologiche e della prognosi nel carcinoma mammario HER2-negativo? C’è differenza tra le forme HER2-low e le forme HER2-0? Uno studio condotto al Dana-Farber Brigham Cancer Center e coordinato dal talentuoso Paolo Tarantino prova a fornire le prime informazioni.
Un'interessante pubblicazione del gruppo di Boston ha analizzato, grazie ad interviste condotte con pazienti, caregiver e oncologi, vari aspetti legati alla comunicazione tra medico e paziente nei casi di NSCLC avanzato oncogene-addicted. Un setting che vanta enormi progressi, ma nella comunicazione non tutto è ottimale…
È noto come le pazienti con carcinoma mammario triple-negative (TNBC) che recidivano dopo chemioterapia (neo)adiuvante presentino un decorso di malattia più aggressiva. Nello studio ASCENT, Il farmaco sacituzumab govitecan (SG) della classe degli antibody-drug conjugates (ADCs), composto da un anticorpo anti-Trop–2 legato al payload SN-38 attraverso un linker clivabile, ha dimostrato una ...
Una revisione sistematica con metanalisi ha analizzato la relazione tra la risposta obiettiva e la sopravvivenza dei pazienti, prendendo in considerazione gli studi di chemioterapia e immunoterapia come trattamento di prima linea del carcinoma polmonare non a piccole cellule. Gli schemi che incrementano le risposte sono associati a un beneficio significativo in sopravvivenza.
Un'interessante analisi nordamericana valuta il peso della pandemia da Covid-19 sulla ricerca oncologica e in particolare il suo effetto negativo sull'enrollment nei trial accademici (no profit) e in quelli dell'industria (for profit). Si è faticato molto, ma ne stiamo uscendo velocemente.
Se la combinazione di EGFR inibitore e chemioterapia con tre farmaci sia di vantaggio nei pazienti con carcinoma colorettale avanzato molecolarmente selezionati è oggetto di studio. Il trial italiano TRIPLETE, recentemente prentato in orale all'ASCO 2022 e simultaneamente pubblicato sul J Clin Oncol risponde al quesito.
Un’analisi retrospettiva, condotta su migliaia di pazienti trattati con immunoterapia nell’ambito di sperimentazioni cliniche, definisce l’incidenza di eventi avversi cardiaci: si tratta di eventi rari, ma che meritano la giusta attenzione clinica ai fini di una diagnosi e un trattamento tempestivi.