Da anni conosciamo il ruolo prognostico e predittivo dei recettori ormonali, estrogenici e progestinici, espressi in modo variabile sulle cellule di carcinoma mammario. Recentemente, abbiamo imparato a caratterizzare le forme tumorali in base alla diversa espressione recettoriale (forme luminali A e B, forme non luminali). Oggi, possiamo ricercare le mutazioni del gene ESR1 che, quando presenti, ...
E' arrivato il momento di accettare la fine. Dell'uso degli antiangiogenici dopo la chirurgia radicale per il tumore del colon. E del paradigma che i farmaci che funzionano nel controllare la malattia metastatica debbano funzionare anche in quella precoce. Almeno in questo, lo studio QUASAR 2 ha convinto tutti.
Il valore della sorveglianza clinico-radiologica (follow-up) dopo la diagnosi e l'eventuale trattamento di una patologia oncologica è largamente riconosciuto, specie per alcuni tipi di tumore. Ciò che non è definito è la modalità con cui il follow-up deve essere condotto. Una survey AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) analizza il punto di vista dei tre attori principali: pazienti, ...
Anche dalle pagine del Journal of Clinical Oncology, uno studio di popolazione norvegese documenta che l’impiego di una protezione solare a fattore più alto riduce il rischio di melanoma. E se tutti la usassero, l’incidenza dei nuovi casi sarebbe ridotta del 18%.
Dopo il dosaggio del PSA, la diagnosi di carcinoma prostatico. Che fare? Lo studio affronta il tema del rischio/beneficio di un trattamento radicale vs un atteggiamento attendistico per i pazienti con neoplasia localizzata. Meglio aggredire o aspettare? Leggiamo che succede dopo 10 anni....
Più di due secoli fa, Bernardino Ramazzini (1633-1714), primo grande epidemiologo di malattie professionali, osservava che il cancro della mammella era più frequente tra le suore. Oggi, a pochi giorni dal "Fertility Day", riportiamo i risultati di una metanalisi che analizza l'associazione tra fattori riproduttivi e rischio di carcinoma mammario.
Cosa aggiunge la radioterapia panencefalica nei pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule e metastasi cerebrali, in termini di sopravvivenza e qualità di vita? Uno studio pubblicato su Lancet ci ricorda che il beneficio è modesto.