Che il carcinoma mammario "triple negative" non fosse un'unica entità si era capito da tempo. Dalla definizione iniziale, legata alla negatività dello stato dei recettori ormonali e di HER2, si è passati ad una caratterizzazione molecolare più fine. Sarà l'espressione genica a guidare l'oncologo nella scelta della terapia più appropriata? I presupposti sono buoni e ci vogliamo credere.
Pubblicati sul New England Journal of Medicine i risultati di uno studio di fase II in cui il pembrolizumab dimostra un’elevata attività nel carcinoma a cellule di Merkel, raro ed aggressivo tumore cutaneo.
Come misurare gli effetti collaterali dei trattamenti oncologici? Abbiamo ottimi strumenti per quantificarli nel momento peggiore (informazione verticale), ma i metodi tradizionali non informano sul timing dell’insorgenza, sulla durata del disturbo e sulla sua rilevanza in un momento preciso del segmento terapeutico (informazione orizzontale). Dalla Mayo Clinic arriva un modello alternativo, con ...
Una lezione sullo sviluppo dei farmaci antitumorali arriva dall'ALTTO, trial di terapia adiuvante nel carcinoma mammario HER2 positivo. Attivato nel 2007, lo studio ha scontato l'audacia di aver riposto nel lapatinib aspettative di fattibilità (alias tollerabilità) e di efficacia, caratteristiche che l'inibitore tirosinchinasico non ha confermato.
Qualche mese dopo la presentazione dei risultati a Singapore, Lancet Oncology pubblica i risultati dello studio LUX-Lung 7, testa a testa tra gefitinib ed afatinib nei pazienti con NSCLC avanzato con mutazione di EGFR. La discussione rimane aperta…
Una malattia neoplastica dello stroma, rara e paradigmatica. Una molecola multitarget di nota efficacia nei sarcomi. Lo studio francese recentemente pubblicato testa il pazopanib in pazienti pretrattati per GIST metastatico. Ma è davvero questa la ricerca di valore di cui abbiamo bisogno?
Gli studi clinici descrivono un’alta percentuale di seconde linee nei pazienti con tumore del polmone avanzato con mutazione di EGFR.. ma qual è il dato nella pratica clinica? Ce lo dice uno studio osservazionale italiano, appena pubblicato su Lung Cancer.