Finora un trattamento di prima linea per i pazienti con NSCLC avanzato senza platino era realtà solo per i casi “oncogene-addicted”: i risultati dello studio KEYNOTE 024 hanno “sdoganato” questa possibilità, grazie all’immunoterapia, almeno in un gruppo selezionato di casi.
Melanoma: 10.000 casi all'anno in Italia. Pubblicato il primo dato del beneficio dell'ipilimumab per il paziente radicalmente resecato (stadio III): il tasso di sopravvivenza senza ricaduta a 5 anni passa dal 30% al 40%. E queste sono vite salvate.
Lo studio MONALEESA-2 (Mammary Oncology Assessmentof LEE011’s Efficacy and Safety) calca la scena con il ribociclib e fa subito centro. A oggi, si tratta della migliore performance mai osservata nel trattamento del carcinoma mammario avanzato con espressione dei recettori ormonali (HR+) e con stato di HER2 negativo.
Cosa si aspetta un paziente oncologico al quale venga proposto uno studio di fase I? Mediamente, tale proposta avviene dopo l’esaurimento delle terapie standard. Ma le aspettative dei pazienti sono molto (troppo?) alte...
Ne soffre un terzo degli operatori sanitari e quasi il 50% dei medici. Lo sfinimento emotivo, la depersonalizzazione e la limitata realizzazione personale si associano a disturbi fisici e psicosomatici, impattando negativamente sul singolo e sulla collettività. Una review fa il punto sul tema: abbiamo imparato come prenderci cura di chi cura?
Trattare in emergenza la tossicità grave o i casi di overdose da 5-FU/capecitabina oggi è possibile grazie a un antidoto efficace. Si chiama uridina triacetato.
La descrizione di una numerosa casistica trattata negli Stati Uniti e in Australia definisce l’incidenza e la severità della tossicità polmonare da immunoterapia. Conoscere le tossicità è essenziale per gestire al meglio il trattamento.