Quale beneficio può essere atteso da un trattamento di prima linea in pazienti con carcinoma mammario avanzato HER2 positivo pre-trattate con trastuzumab nel setting (neo)adiuvante?
Dopo la lettura in sessione plenaria al recente meeting 2015, ecco un altro segnale forte da parte dell’ASCO: pubblicato su JCO uno “statement” che propone un metodo per calcolare il valore dei trattamenti oncologici. Il dibattito – scommettiamo – sarà intenso…
Quasi un decennio di aspre battaglie. Innumerevoli trial clinici randomizzati di prima e seconda linea hanno fallito. Dopo sorafenib (ASCO 2007), nessuno. Avrà migliore sorte il ramucirumab, anticorpo monoclonale diretto contro VEGFR2, che vanta trionfi in altre patologie gastrointestinali? Quasi un decennio di aspre battaglie. Innumerevoli trial clinici randomizzati di prima e seconda linea ...
Terapia adiuvante del carcinoma mammario in premenopausa. Quali sintomi sono riportati dalle pazienti? Scopriamolo attraverso l'analisi dei patient reported outcomes degli studi TEXT e SOFT.
Molti casi pubblicati in letteratura descrivono l'effetto "abscopal", ovvero la riduzione di lesioni tumorali distanti da quella irradiata: ora uno studio di fase II ne ha fatto l'endpoint primario, con risultati intriganti...
Recuperare risorse anche da un sistema efficiente è spesso possibile. Uno studio prospettico di coorte, condotto in 5 ospedale statunitensi su pazienti ricoverati per ricevere terapia di supporto, si propone di verificare se la tempistica dell’entrata in azione del team specializzato in cure palliative possa impattare sui costi diretti.
Nell'era dei trattamenti sistemici efficaci, la decisione se raccomandare o meno la radioterapia dopo un intervento di mastectomia per carcinoma mammario a rischio intermedio (1-3 linfonodi positivi) rimane oggetto di discussione. D'altro canto, esiste un livello 1 di evidenza a sostegno del trattamento radiante post-mastectomia: dimostrazione di vantaggio in sopravvivenza in pazienti con pN1a ...