Sul piano concettuale, nell'era dei farmaci target, la re-biopsia dopo la progressione può fornire informazioni importanti per il trattamento dei pazienti con NSCLC avanzato. Ma non è facile una sua applicazione nella pratica clinica... Uno studio francese ne descrive opportunità e limiti.
Trattamenti ad alto costo, beneficio limitato, target molecolare spesso assente. Il seguito della filosofia "Raising the bar" in un modello teorico per stabilire quale dovrebbe essere il minimo clinically meaningful outcome da accettare. Tra HRs, vantaggi mediani, benefici assoluti e relativi, riusciremo ad avere la ricetta vincente? La consolidata coppia Sobrero-Bruzzi con un cameo di Danny ...
Direttamente dall'ESMO di Madrid e pubblicati online su Lancet Oncology i primi dati prospettici riguardo al ruolo del bevacizumab dopo la progressione ad un trattamento di prima linea con bevacizumab e chemioterapia in pazienti con carcinoma mammario avanzato HER2 negativo.
Uno studio di fase III recentemente pubblicato su Lancet ha valutato l'efficacia della radioterapia toracica nei pazienti con microcitoma esteso che abbiano risposto alla chemioterapia. Sono sufficienti i risultati, parzialmente positivi, a modificare la pratica clinica?
Pare tornato di moda lo storico brano cantato da Judy Garland nel 1939. Lo studio RAINBOW si propone di valutare l'efficacia in sopravvivenza del ramucirumab combinato al paclitaxel in pazienti pretrattati per adenocarcinoma gastrico o della giunzione in stadio avanzato. Solida efficacia o un trucco da mago di Oz?
I corticosteroidi hanno diversi impieghi in oncologia, quasi a rappresentare una sorta di panacea. Solo per citare alcune indicazioni: la profilassi antiemetica, il trattamento delle metastasi encefaliche, della compressione midollare e della sindrome della vena cava superiore. In alcuni casi l'evidenza è chiara, in altri un po' meno. Uno studio norvegese, attraverso un disegno ...
Quanti cicli pianificare per la chemioterapia di prima linea nei pazienti con NSCLC avanzato? 6 cicli o meno? Una metanalisi per dati individuali ci dice che i pazienti assegnati a 6 cicli hanno un piccolo prolungamento della PFS, ma nessun beneficio in sopravvivenza.