Lo studio DAISY è uno studio di fase 2 che ha esaminato l'efficacia del coniugato anticorpo-farmaco trastuzumab deruxtecan (T-DXd) nel trattamento del carcinoma mammario metastatico in pazienti con diverse espressioni di HER2. In particolare, l’attività di T-DXd è stata valutata in tre diverse coorti di pazienti in base all'espressione di HER2: iperespressione, bassa espressione e assenza di ...
In un interessante articolo pubblicato sul Journal of Clinical Oncology, vengono discusse le modalità di analisi e pubblicazione dei risultati di sopravvivenza globale quando quest’ultima è endpoint secondario negli studi condotti nei pazienti con tumore metastatico. Alcune raccomandazioni degli autori aiuterebbero a migliorare la qualità dell’analisi e della presentazione.
Due trial clinici (TOPAZ-1 e KEYNOTE-966) hanno dimostrato come la combinazione di immunoterapia e chemioterapia sia il nuovo standard di trattamento per il paziente con colangiocarcinoma avanzato. Ma quali sono i dati di questa nuova strategia nella pratica clinica italiana?
Patritumab deruxtecan (HER3-DXd) è un coniugato anticorpo-farmaco diretto contro il recettore del fattore di crescita epidermico umano 3 (HER3), composto da un anticorpo monoclonale anti-HER3 interamente umano (patritumab) legato in modo covalente a un inibitore della topoisomerasi I tramite un linker clivabile basato su un tetrapeptide stabile e selettivo per i tumori. Lo studio TOT-HER3 ne ...
Produrre evidenza nei sottogruppi numericamente poco rappresentati, e in particolare nelle varianti istologiche, può essere molto difficile. Ci prova una revisione sistematica e metanalisi della letteratura sull’efficacia della chemioterapia neoadiuvante nelle varianti istologiche di tumore della vescica.
Il carcinoma a cellule di Merkel è una patologia cutanea rara dove l'immunoterapia ha impattato nel controllo della malattia metastatica. ADMEC-O è un trial di fase II randomizzato che testa nivolumab in setting adiuvante per verificare quale beneficio dia l'immunoterapia sull'elevato rischio di ricaduta.
Annals of Oncology pubblica un aggiornamento dello studio MAGNITUDE, in cui si conferma il risultato positivo ottenuto con niraparib in aggiunta ad abiraterone nel setting del tumore della prostata metastatico resistente alla castrazione, ma si conferma anche l’eterogeneità dell’efficacia tra i diversi pazienti, con un vantaggio particolarmente rilevante nei casi con mutazione di BRCA.