Dopo anni di ricerca ecco la svolta epocale: il trattamento sistemico con nirogacestat, un inibitore della gamma-secretasi che interferisce con la pathway di Notch1 - aumenta il tasso di risposta, prolunga la PFS e migliora la qualità di vita di pazienti con tumore desmoide.
E' ben noto il beneficio del trattamento adiuvante con immunoterapia dopo la chirurgia per melanoma ad alto rischio di recidiva. E se somministrare pembrolizumab prima dell'intervento chirurgico fosse ancora più efficace?
L'utilizzo dei basket trial in oncologia ha guadagnato popolarità grazie allo sviluppo della medicina di precisione e alla crescente facilità di profilazione genetica dei tumori. Tuttavia, non è noto se questo si sia tradotto in un beneficio per i pazienti. Uno studio ha cercato di analizzare i basket trial con farmaci oncologici mirati a un biomarcatore genetico.
L’analisi degli studi di fase III pubblicati in oncologia nell’arco di un decennio documenta un aumento dell’inclusione della qualità di vita tra gli endpoint, ma conferma che spesso i risultati non vengono pubblicati.
Ogni anno, l'American Cancer Society stima il numero di nuovi casi di cancro e di decessi negli Stati Uniti e riporta i dati più recenti su incidenza e outcome, basati su dati di popolazione utilizzando i registri tumori e il database del National Center for Health Statistics.
Lo studio STAR ha valutato il beneficio di una strategia di pausa terapeutica per i pazienti con tumore del rene trattati in prima linea con TKI: il razionale e l’obiettivo erano molto interessanti, il risultato non del tutto convincente… e nel frattempo lo scenario terapeutico è cambiato.
Noto il beneficio dell'immunoterapia in seconda linea (se dMMR/MSI-H) e in attesa dei risultati dei trial di fase III, il trial END-3 del gruppo italiano MITO testa upfront la combinazione di carboplatino-paclitaxel con avelumab. Verso un approccio terapeutico personalizzato anche nella neoplasia endometriale?