Basta poco. È sufficiente una modesta espressione di HER2 sulle cellule tumorali perché si ottenga un beneficio dal trattamento con l’immunoconiugato Trastuzumab deruxtecan (T-DXd). Accolti con tripudio i risultati dello studio DESTINY-Breast04 nel carcinoma mammario HER2-low.
Presentati all’ASCO e pubblicati sul New England Journal of Medicine i risultati di adagrasib nei pazienti con tumore del polmone avanzato con mutazione di KRAS G12C. Si tratta del medesimo setting dove già sotorasib aveva infranto il tabù: ora KRAS mutato è un target.
Il TRIBE ha sancito la superiorità della tripletta con antiangiogenico vs la doppietta. Il TRIBE2 ha dimostrato che la reintoduzione della tripletta con il bevacizumab è superiore alle doppiette in sequenza. Ora è la volta dell'AtezoTRIBE in cui gli investigatori del GONO studiano la combinazione tra tripletta, antiangiogenico e immunoterapia.
Uno studio prospettico ha valutato il ruolo della chemioterapia neoadiuvante nel trattamento del carcinoma mammario metaplastico triplo negativo, ricercando possibili associazioni tra profilo genomico/trascrittomico del tumore e beneficio terapeutico.
Anche se tutta l’evidenza disponibile si basa su studi retrospettivi e non esistono studi randomizzati, gli autori della metanalisi pubblicata da Lancet Oncology hanno confrontato la radioterapia stereotassica con la panencefalica nei pazienti con metastasi encefaliche da microcitoma. Il risultato, pur con grandi limiti metodologici, rassicura sull’impiego del trattamento stereotassico.
Stabilito che l'immunoterapia aumenta la chance di guarigione quando somministrata dopo schema CROSS in pazienti chemioradiotrattati e poi operati per carcinoma esofageo localizzato con malattia residua (trial Checkmate 577), lo studio MC 1541 vuole verificare se ll'utizzo di pembrolizumab in terapia upfront possa migliorare il tasso di risposta e l'overall outcome.
Il sacituzumab govitecan (SG) è un farmaco immunoconiugato composto da un anti–Trop-2 legato al chemioterapico SN-38 mediante un linker idrolisabile. Nello studio ASCENT, il SG ha mostrato un beneficio superiore rispetto alla monochemioterapia a scelta del clinico (TPC) in pazienti con diagnosi di carcinoma mammario metastatico triple-negative (TN) già pretrattato con almeno 2 linee di ...