Un’interessante analisi degli studi pubblicati nel 2019 conferma che solo una minoranza dei trattamenti dimostra un miglioramento della qualità di vita, e che spesso i risultati vengono commentati in maniera distorta, vale a dire favorevole anche in assenza di un beneficio significativo.
Uno studio tedesco valuta con appositi questionari se avere ricevuto un consenso ampio e dettagliato (partecipando ad un trial clinico) abbia migliorato la comprensione, la relazione con il medico e la soddosfazione globale dei pazienti.
Lo studio di fase III PEARL phase III è stato disegnato per rispondere alla domanda se l’efficacia della combinazione di palbociclib ed endocrinoterapia è superiore a quella della chemioterapia (capecitabina) in pazienti postmenopausali con carcinoma mammario HR+/HER2- metastatico in progressione dopo trattamento con inibitore dell’aromatasi. I dati di PFS, già noti, non avevano evidenziato un ...
L’ESMO ha pubblicato le prime linee guida per l’impiego dei patient-reported outcomes e del monitoraggio dei sintomi nella pratica clinica per i pazienti oncologici. Le raccomandazioni si basano sulle evidenze disponibili in letteratura, ma richiederanno un importante sforzo organizzativo per l’implementazione efficace nella pratica clinica.
La sarcopenia (basale e durante il trattamento) si è dimostrata correlare con l'outcome dei pazienti in molte neoplasie, incluso il tumore gastrico. Poichè alla base della perdita di massa muscolare vi è un processo infiammatorio, la misura del mGPS potrebbe sostituire la misura della sarcopenia? L'ipotesi è testata sui dati di uno studio randomizzato.
A distanza di circa dieci anni dai primi trial prospettici che hanno dimostrato un vantaggio dalla tecnologia mammografica della tomosintesi rispetto alla mammografia digitale, uno studio mette a confronto le due metodiche impiegate con intento di screening per il carcinoma mammario.
Dopo i dati preliminari molto promettenti che già qualche anno fa guadagnarono le pagine del New England, lo studio randomizzato Checkmate 816 ha testato l’aggiunta del nivolumab alla chemioterapia neoadiuvante nel tumore del polmone resecabile. I risultati sono importanti: un quarto dei pazienti ottiene risposta patologica completa, e pur in assenza dei dati maturi di sopravvivenza, si vede un ...