Pubblicati da Lancet i risultati dello studio IMpower010, che ha valutato l’efficacia dell’immunoterapico atezolizumab in pazienti operati per un tumore del polmone, dopo la chemioterapia adiuvante. L’immunoterapia sarà standard terapeutico anche negli stadi precoci?
Tebentafusp. Questo è il nome di una proteina di fusione bispecifica mirata contro gp100 che stimola la risposta immunitaria tramite un dominio di legame per T-cell receptor ad alta affinità e un dominio per anti-CD3. Il risultato dello studio di fase III cambia la pratica clinica nel trattamento di una difficile patologia.
Pur riconoscendo l’assenza di uno studio randomizzato, gli autori dello studio “revised STARS” presentano dati molto interessanti a supporto della radioterapia stereotassica come alternativa alla chirurgia nei casi di tumore del polmone diagnosticati in stadio iniziale.
Un pragmatico studio inglese (FOCUS4-N) testa i benefici del mantenimento con sola capecitabina vs la completa pausa terapeutica in pazienti con carcinoma colorettale avanzato che hanno ricevuto 16 settimane di trattamento.
Lo studio ha valutato la presenza di alterazioni genetiche su ct-DNA di pazienti premenopausali con carcinoma mammario luminale avanzato trattate con ribociclib ed endocrinoterapia nell’ambito dello studio randomizzato di fase III, MONALEESA-7. Sono emersi risultati interessanti sia in termini di prognosi che di predizione del beneficio terapeutico.
Come dice spesso Marzia Del Re, “adotta un farmacologo”… o almeno prestiamo attenzione alle interazioni farmacologiche. Fa riflettere la forte associazione tra assunzione di inibitori di pompa e outcome nelle donne trattate con palbociclib.