Una analisi combinata di tre studi (FOXFIRE, SIRFLOX e FOXFIRE global) dimostra che il beneficio della radioterapia intraepatica nei pazienti con adenocarcinoma del colon e metastasi confinate al fegato è in generale molto modesto, ma potrebbe essere maggiore nei pazienti con neoplasia primitiva localizzata a destra.
Trastuzumab e lapatinib sono entrambi agenti anti-HER2. Tuttavia, la loro struttura molecolare (anticorpo monoclonale il primo, piccola molecola il secondo) differisce notevolmente e, di conseguenza, ne condiziona il meccanismo d’azione. Può un’analisi dei linfociti T citotossici aiutare a predire il diverso beneficio da tali farmaci?
La “magnitude of clinical benefit scale” dell’ESMO rappresenta un importante sforzo per la misura del valore dei trattamenti oncologici. Come tutti gli strumenti, tuttavia, la scala ha dei difetti. Proviamo a vedere quali.
Può l'applicazione di una soluzione idratante proteggere dalla tossicità ungueale indotta dalla chemioterapia con docetaxel? Alla ricerca di un rimedio semplice.
Uno studio inglese ha prodotto risultati provocatori, documentando un’aspettativa di vita migliore per chi condivideva i momenti della terapia con altri pazienti a prognosi migliore. Impatto positivo sulla risposta allo stress?
L'immunoterapia colpisce ancora. Pubblicati i risultati del CheckMate 142, studio di fase 2 a singolo braccio che ha testato nivolumab in pazienti con CRC pretrattato e stato dMMR/MSI-H. Una nuova opzione terapeutica (per il 5% dei pazienti).