Ha il sapore della denuncia questo articolo nord-eurpoeo: l'abuso di alcool si sta diffondendo nei pazienti anziani con neoplasia. Solitudine? Depressione? Disgregazione familiare? Le cause sono molteplici, ma il problema non va sottovalutato.
Quale taxano in combinazione con il doppio blocco anti-HER2? Lo studio PERUSE (PERtUzumab global SafEty) si interroga su quale sia il taxano migliore (docetaxel vs. paclitaxel vs. nab-paclitaxel) da associare a pertuzumab/trastuzumab per il trattamento di I linea del carcinoma mammario HER2-positivo in stadio avanzato.
Uno studio retrospettivo ci ricorda che la velocità nell’inizio della terapia antibiotica nei pazienti con neutropenia febbrile migliora le chances di successo, riducendo la mortalità a 30 giorni. Piccoli ritardi possono essere accettati, ma non più di tanto.
Nonostante le grandi aspettative, l'identificazione del profilo genomico della malattia oncologica per stabilire la terapia molecolare più adatta, nella pratica clinica produce risultati deludenti, con un tasso di risposta per l'intera coorte inferiore all'1%. Siamo ancora lontani dall'oncologia personalizzata.
A 130 anni dall’ipotesi di Paget sul seed-and-soil (seme e suolo), ci si interroga ancora su quali siano i fattori favorenti la colonizzazione di specifici organi (suolo) da parte delle cellule tumorali (seme). Uno studio ha analizzato la relazione tra osteoporosi, trattamento della stessa e rischio di sviluppare metastasi ossee in pazienti con carcinoma mammario.
I farmaci antitumorali di nuova generazione vengono spesso somministrati a lungo, tutti i giorni, con il rischio che la tossicità si accumuli. Un’interessante analisi descrive l’incidenza di tossicità cumulativa con la dose raccomandata negli studi di fase I, facendo sorgere alcuni dubbi.
Neoplasia delle vie biliari, avversario ostico. Uno studio cooperativo internazionale a guida francese verifica quali siano i fattori clinici che permettono di stimare l'outcome al termine della prima terapia e quindi indica come selezionare al meglio i pazienti a cui proporre una seconda linea terapeutica.