Da alcuni anni l’efficacia degli inibitori di tirosino-chinasi di EGFR nei casi di NSCLC con mutazioni comuni è chiara: meno chiare sono le caratteristiche dei casi con mutazioni rare. Uno studio europeo, pubblicato su JTO, è lo spunto per provare a capirci di più…
Ogni paziente si domanda quali siano le possibilità di risposta al trattamento che gli offriamo. Ogni oncologo si chiede se l’ottenere una risposta impatterà favorevolmente sulla storia della malattia. Sfruttando i dati del TRIBE, il nuovo studio del gruppo toscano indaga il valore della risposta radiologica (precoce e profonda) nel predire progressione e sopravvivenza overall in pazienti con ...
Uno studio di fase II a braccio singolo su 69 pazienti riporta risultati simili a quelli ottenuti da uno studio di fase III su più di 800 pazienti. Lo scenario è quello del carcinoma mammario HER2 positivo in stadio avanzato, la strategia quella del doppio blocco "verticale" con pertuzumab e trastuzumab. La differenza sta nella chemioterapia: paclitaxel nello studio di fase II, docetaxel nello ...
Un altro tassello a favore della radioterapia postoperatoria nei pazienti operati di NSCLC N2: uno studio (non randomizzato) statunitense documenta un vantaggio in sopravvivenza per i pazienti irradiati.
Quale trattamento consigliare a pazienti con lesioni secondarie polmonari di dimensioni massime di 3 cm? Termoablazione locale o chirurgia? Un’esperienza condotta in due centri francesi chiarisce come in termini di sopravvivenza a 5 anni la radiofrequenza possa avere risultati simili a quelli della chirurgia toracica in molti dei candidati al trattamento.
La Food and Drug Admnistration (FDA) ha approvato quarantuno nuove terapie nel 2014, inclusi undici agenti biologici. Fra le approvazioni, nove (22%) hanno riguardato farmaci oncologici (primo posto ex aequo con malattie infettive nella classifica per discipline). Mullard A. 2014 FDA drug approvals. Nat Rev Drug Discov 2015;14:77-81.
Per decenni, si è detto che il trend di crescita di incidenza e mortalità per tumore del polmone l’avrebbe reso, anche nelle donne, la prima causa di morte oncologica. Ora, secondo i dati dell’IARC appena pubblicati, il triste sorpasso sul tumore della mammella è compiuto