Le analisi dello studio PACIFIC, aggiornate con un follow-up a lungo termine, consentono di stimare l’outcome a 5 anni dall’inizio del durvalumab impiegato come consolidamento nel tumore del polmone localmente avanzato. I risultati sono confortanti e ribadiscono l’efficacia di quello che da qualche anno è il nuovo standard.
Da patologia negletta a star del cambiamento. Il carcinoma esofageo squamoso è ora sotto i riflettori per il marcato beneficio che i pazienti possono avere dall'immunoterapia, sia in combinazione alla chemioterapia standard che in doppia associazione senza antiblastici.
La crescita dei social media, come avvenuto in altri contesti, ha coinvolto anche l’ambito sanitario, facilitando la condivisione dei contenuti, in modo rapido e globale. All'interno dell'oncologia, ciò ha aperto nuove prospettive nella comunicazione per i pazienti oncologici, i caregiver e gli operatori sanitari. Dal momento che sempre più medici frequentano gli spazi online, è fondamentale che ...
La presenza del batterio Akkermansia muciniphila nelle feci dei pazienti trattati con immunoterapia per un tumore del polmone risulta associata a un miglior outcome, ma l’interpretazione dei dati è molto complessa: conta non solo la presenza ma anche la quantità, e probabilmente l’equilibrio tra più specie batteriche.
Possibile rivoluzione del paradigma di trattamento per la malattia neoplastica dello stomaco HER2 positiva: il trial KN 811 testa la chemioterapia in combinazione al trattamento immunoterapico e alla strategia anti-HER2.
Quando la diagnosi di carcinoma mammario arriva in giovane età la prognosi è usualmente peggiore. Ma quali siano le motivazioni biologiche del diverso comportamento clinico non è ancora del tutto noto. Attraverso un approccio di whole exome sequencing su una coorte prospettica di donne ≤35 anni è stato possibile acquisire informazioni interessanti.
Un altro passo verso la medicina personalizzata mediante coniugati anticorpo-farmaco. Sulle pagine del New England Journal of Medicine i risultati dello studio DESTINY-Lung 01 documentano un’elevata attività del trastuzumab deruxtecan nei pazienti con tumore del polmone con mutazione di HER2.