Le mutazioni di NRAS distinguono il 20% dei melanomi e producono un effetto oncogeno bloccando la GTPasi in una attivazione costitutiva che stimola le pathway di PI3K-AKT-mTOR e quella di MEK-ERK. Ora esiste un nuovo farmaco target (naporafenib) che in combinazione a trametinib dimostra una interessante attività antitumorale.
La ricerca italiana si fa trovare pronta a indagare una fra le più affascinanti potenzialità della biopsia liquida. La patologia è quella mammaria nel setting avanzato, il trattamento è la prima linea antiormonale + inibitore di CDK 4/6 (letrozolo + ribociclib), il biomarcatore indagato mediante biopsia liquida è l’attività di timidina chinasi 1 (enzima chiave nella sintesi del DNA e indice di ...
I risultati a 15 anni di follow-up dello studio ProtecT evidenziano che la mortalità specifica per tumore della prostata rimane veramente bassa non solo in chi si opera o riceve radioterapia, ma anche in chi si sottopone a sorveglianza attiva. Ovviamente, decidere di non trattare subito presuppone un’attenta comunicazione con il paziente.
Un'analisi di CIPOMO (Collegio Italiano dei Primari di Oncologia Medica Ospedaliera) vede un potenziale rischio per l'accesso equitario alle cure innovative: l'implementazione dell'oncologia di precisione nelle realtà italiane va guidata se vogliamo che il sequenziamento dei tumori e le più moderne terapie farmacologiche siano un progresso per tutti.
Il paclitaxel è un agente citotossico della classe dei taxani, largamente impiegato nella terapia del carcinoma mammario e di altre forme tumorali. Fra gli effetti collaterali del paclitaxel, l’onicopatia è riportata fino al 75% dei pazienti trattati e, in assenza di profilassi, tale tossicità si manifesta come grado 2 (onicolisi, ematoma subungueale, onicomadesi) nel 40% dei casi. Vi è evidenza ...
Dopo anni di ricerca ecco la svolta epocale: il trattamento sistemico con nirogacestat, un inibitore della gamma-secretasi che interferisce con la pathway di Notch1 - aumenta il tasso di risposta, prolunga la PFS e migliora la qualità di vita di pazienti con tumore desmoide.
E' ben noto il beneficio del trattamento adiuvante con immunoterapia dopo la chirurgia per melanoma ad alto rischio di recidiva. E se somministrare pembrolizumab prima dell'intervento chirurgico fosse ancora più efficace?