Dopo la tiroide del tweet di ieri, il polmone: dimostrando elevata attività nei casi RET, selpercatinib guadagna una “fetta della torta” e la lista delle alterazioni molecolari con risvolti terapeutici diventa sempre più lunga.
Irrompe sulla scena selpercatinib (già LOXO-292), potente inibitore selettivo di RET. I risultati del trial LIBRETTO-001 sono sorprendenti e definiscono il nuovo standard di cura per pazienti con tumore della RET mutato o positivi per il gene di fusione.
Risultati molto importanti, da comunicare alle pazienti che hanno caratteristiche simili a quelle delle donne che hanno partecipato allo studio TARGIT-A. Motivo di orgoglio la significativa partecipazione alla ricerca della Breast Unit del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano che, con 310 casi, si colloca al terzo posto per pazienti trattate secondo il protocollo di terapia ...
Una metanalisi basata sui dati individuali evidenzia un chiaro beneficio in sopravvivenza per FOLFOXIRI + bevacizumab vs una chemio a 2 farmaci + bevacizumab come prima linea di terapia del tumore del colon-retto avanzato.
Dopo i promettenti risultati degli inibitori di FGFR2 e degli inibitori di IDH, pubblicati i dati del trial ROAR che testa BRAF inibitori in popolazione molecolarmente selezionata con neoplasia biliare avanzata pretrattata.
Dopo olaparib e altri PARP inibitori, anche rucaparib documenta attività in pazienti con tumore della prostata resistente alla castrazione, in presenza di alterazioni di BRCA1 o BRCA2. Si tratta di una minoranza di pazienti, ma è la prova della possibilità di impiegare farmaci mirati anche in questo setting.