Molti casi pubblicati in letteratura descrivono l'effetto "abscopal", ovvero la riduzione di lesioni tumorali distanti da quella irradiata: ora uno studio di fase II ne ha fatto l'endpoint primario, con risultati intriganti...
Recuperare risorse anche da un sistema efficiente è spesso possibile. Uno studio prospettico di coorte, condotto in 5 ospedale statunitensi su pazienti ricoverati per ricevere terapia di supporto, si propone di verificare se la tempistica dell’entrata in azione del team specializzato in cure palliative possa impattare sui costi diretti.
Nell'era dei trattamenti sistemici efficaci, la decisione se raccomandare o meno la radioterapia dopo un intervento di mastectomia per carcinoma mammario a rischio intermedio (1-3 linfonodi positivi) rimane oggetto di discussione. D'altro canto, esiste un livello 1 di evidenza a sostegno del trattamento radiante post-mastectomia: dimostrazione di vantaggio in sopravvivenza in pazienti con pN1a ...
Precedenti dati avevano evidenziato che, in pazienti con carcinoma della prostata, la variante di splicing 7 del recettore per gli androgeni è associata a resistenza a abiraterone e enzalutamide… Ma la variante predice anche la resistenza alla chemioterapia? La risposta è no.
Si parla di clinical benefit, una misura del vantaggio che un nuovo farmaco porta ai pazienti in termini di efficacia, temperata dagli effetti collaterali. Ad oggi non esiste una scala di misura del clinical benefit. Gli autori, esperti internazionali in varie patologie, si propongono con un costrutto razionale ed una metodica validata di costruire uno strumento che misuri la magnitudine di ...
Un approccio condiviso nel trattamento del carcinoma mammario metastatico è l'impiego sequenziale di agenti singoli o, nel caso della patologia HER2 positiva, della loro combinazione con un farmaco anti-HER2. Ma qual è il beneficio atteso dalle linee successive alla prima? Possiamo usare il beneficio ottenuto in prima linea quale fattore predittivo del beneficio dalle terapie successive? ...
I ricercatori dell’MD Anderson pubblicano su JCO la loro esperienza con la caratterizzazione del profilo molecolare di 2000 tumori, e le successive offerte terapeutiche. Uno sguardo al futuro prossimo, insomma, tra aspetti positivi e punti critici…