Nonostante circa metà dei pazienti con nuova diagnosi di NSCLC abbia oltre 70 anni, le evidenze relative alla loro gestione sono meno solide di quelle disponibili per i più giovani. A distanza di tre anni, EORTC e SIOG aggiornano le raccomandazioni cliniche per i pazienti anziani con NSCLC.
Lo studio prospettico osservazionale riporta sul potenziale beneficio della radiochirurgia esclusiva in pazienti con multiple lesioni secondarie encefaliche (da 5 a 10).
Ormai siamo abituati a considerare il NSCLC come un insieme di numerosi sottogruppi caratterizzati da diverse alterazioni molecolari, potenzialmente bersaglio di nuovi farmaci. Tra queste, la mutazione di BRAF è presente in una percentuale di casi limitata ma non trascurabile.
Lo studio preclinico aggiunge un altro tassello di conoscenza nell’intricato mondo della resistenza acquisita ad EGFR-inibitori e propone una possibile terapia di combinazione per superarla.
Pubblicato sul Journal of Clinical Oncology il 17 marzo 2014 un importante Special article dell'ASCO dedicato al tema della definizione di obiettivi clinicamente rilevanti per gli studi clinici.