Nel 2014-2015, le pubblicazioni dell'analisi combinata SOFT/TEXT e dello studio SOFT hanno apportato nuova conoscenza riguardo al trattamento del carcinoma mammario endocrino-responsivo in pre-menopausa. Ma come si traducono i risultati degli studi nella pratica clinica? L'International Breast Cancer Study Group ci fornisce ulteriori elementi per affinare il processo decisionale terapeutico.
Lo studio SAKK 17/04 esplorava l’efficacia della radioterapia dopo chemioterapia e chirurgia: i risultati sono deludenti, ma hanno il merito di sottolineare il bias di selezione delle serie retrospettive. Dimostrare la fattibilità di una strategia non basta…
Uno studio italiano affronta il tema del trattamento con solo EGFR-inibitore in una coorte di pazienti anziani con controindicazione alla chemioterapia sistemica. Più selezione molecolare? Certamente. Meno chemioterapia? Volentieri. Ma attenzione, siamo off-label.
In ottobre 2015, un gruppo di esperti dell'International Agency for Research on Cancer (IARC) ha valutato il potenziale cancerogeno del consumo di carne rossa e processata. I risultati dell'analisi hanno fatto il giro del mondo, complice il tam-tam attraverso i social media. Ma quale informazione è passata?
Dal Paese del Sol Levante arrivano i dati di uno studio randomizzato che propone il nedaplatino come standard invece del cisplatino per il tumore del polmone squamoso in stadio avanzato. La domanda, come in altri casi, è la riproducibilità del risultato in Occidente…
Un trial di fase 2 nordamericano, condotto in pazienti con neoplasia gastrica avanzata, testa l’efficacia e la sicurezza di una tripletta con platino e taxano a intensità attenuata. Una cosa è certa, gli amanti del “tutto subito” rimangono sempre meno...
Carcinoma mammario metastatico triple negative e sali di platino: uno studio di fase II esplora la relazione tra ferite del genoma e beneficio terapeutico.