Facciamo troppo poca attività fisica per ottenere una significativa riduzione di incidenza di tumori e malattie cardiovascolari. Questa la conclusione di una ricerca che mette in crisi il consiglio della WHO: ogni settimana non sono sufficienti i 600 equivalenti metabolici minuto (MET) consigliati dalla organizzazione mondiale della sanità, ce ne vogliono 4.000.
Che comunicare sia importante non vi sono dubbi. Che la comunicazione sia in continua evoluzione è altrettanto evidente. Quello su cui ci stiamo interrogando è come e quanto le nuove forme di comunicazione influenzino il nostro modo di pensare e le nostre scelte, nei diversi contesti. La medicina in primis e l'oncologia nella fattispecie, non sono risparmiate. Uno studio americano fa il punto ...
Numerosi studi hanno sperimentato varie combinazioni e sequenze di chemio- e radioterapia per il NSCLC localmente avanzato. Lo studio PITCAP suggerisce che, dopo la chemio di induzione, l’aggiunta di paclitaxel settimanale alla radioterapia non migliora l’outcome.
Sebbene uno studio clinico randomizzato abbia dimostrato che il dosaggio dei livelli sierici di CA-125 non è utile nel follow-up di donne con carcinoma ovarico (Rustin GJ et al, 2009), il ricorso a tale indagine è ancora molto comune nella pratica clinica. Siamo davanti a un chiaro esempio di negazione dell’evidenza scientifica?
Uno studio randomizzato aveva prodotto l’evidenza di efficacia del radium-223 nei pazienti con metastasi ossee da tumore della prostata… il successivo studio, pubblicato ora su Lancet Oncology, aggiunge informazioni sulla tollerabilità e sull’outcome dei pazienti
A quasi tre anni dalla presentazione dei dati all'ESMO 2013, appare la pubblicazione in extenso con un adeguato follow-up. Dopo sorafenib e lenvatinib ecco vemurafenib, inibitore orale di BRAF già approvato nel melanoma: una nuova opzione terapeutica per pazienti con tumore papillifero della tiroide iodioresistente.
Gino Paoli non c'entra. Parliamo di bevacizumab per il trattamento del carcinoma mammario metastatico. Tre studi clinici randomizzati (E2100, AVADO, Ribbon-1) e una metanalisi hanno dimostrato un vantaggio in termini di progression free survival dall'aggiunta di bevacizumab alla chemioterapia. Tuttavia, gli stessi studi non hanno riportato differenze statisticamente significative in termini di ...