Privazione di cibo prima del trattamento antitumorale: argomento di moda sulle riviste divulgative e molto discusso sui social. Ma esiste un reale fondamento scientifico? Pubblicata la posizione del gruppo di lavoro AIOM-SINPE-FAVO.
Uno studio prova a impiegare l’enzalutamide per il trattamento di una forma particolare di carcinoma mammario: il sottotipo triple negative con espressione dei recettori androgenici.
Pubblicato sul NEJM il bel risultato ottenuto nei pazienti con tumore del rene, usando la combinazione di 2 farmaci immunoterapici (nivolumab e ipilimumab) invece del sunitinib. Un ennesimo scatto in avanti dell’immunoterapia nel trattamento dei tumori solidi.
Sebbene già dal 1994 l'Helicobacter Pylori fosse classificato come carcinogeno dalla WHO, l'evidenza dell'eradicazione nella prevenzione del carcinoma gastrico invasivo era debole. Ora, le cose cambiano...
Quali le implicazioni cliniche di un carcinoma mammario metastatico le cui sedi di localizzazione a distanza sono unicamente ossee? La pooled analysis della FDA, la più grande mai condotta sul tema, esamina i dati di oltre 10.000 pazienti arruolate in 13 studi clinici.
Uno studio statunitense stima il rischio di “induzione” al fumo di sigaretta associato all’uso di sigarette elettroniche tra i giovanissimi. Potrebbe essere addirittura maggiore del beneficio ottenuto da chi, grazie alla sigaretta elettronica, riesce a smettere di fumare...
Acronimo shakespeariano per il trial che vuole verificare l'attività di un trattamento antiblastico intensivo associato a cetuximab in pazienti con carcinoma colorettale avanzato, lasciando aperte due possibilità nella fase di mantenimento (cetuximab vs bevacizumab).