Studio randomizzato pubblicato con endpoint primario in DFS positivo tre anni fa (Choueiri TK, et al; N Engl J Med. 2021), ma con follow-up troppo breve per giudicare l'impatto in sopravvivenza overall e con dubbi sollevati da altri tre trial negativi con immunoterapia nello stesso setting di pazienti. Ora i dati di OS chiariscono ogni dubbio?
Pubblicati sulle pagine del New England Journal of Medicine i risultati dello studio ALINA, presentato all’ESMO 2023, che ha documentato il netto beneficio ottenuto con alectinib adiuvante, nei casi di NSCLC con positività di ALK operati radicalmente, rispetto al tradizionale trattamento chemioterapico con platino.
Si è molto discusso su quale beneficio aggiuntivo portasse l'utilizzo di oxaliplatino nel trattamento adiuvante di un paziente over 70enne operato radicalmente per adenocarcinoma del colon. In generale, il vantaggio è modesto, ma i nuovi dati della analisi ACCENT/IDEA fanno riflettere.
Il lavoro fa il punto sul potenziale impiego della biopsia liquida per determinare la risposta al trattamento in pazienti con tumori solidi, con un'enfasi specifica sul DNA tumorale circolante (ctDNA). Questo approccio si prefigge di integrare il monitoraggio del ctDNA nella pratica clinica, affrontando le sfide cliniche, biologiche e regolatorie esistenti e mirando a standardizzare i metodi di ...
Qualche anno dopo la conduzione dello studio randomizzato REGOMA, che aveva documentato l’attività di regorafenib nel glioblastoma recidivato, consentendo l’inserimento del farmaco nella lista 648/96 e l’impiego nella pratica clinica, lo studio REGOMA-OSS produce dati relativi all’impiego del farmaco in un contesto di “real world”.
Tra la metà degli anni 90 e i primi anni 2000 i pazienti che partecipavano agli studi erano circa il 3%. Ora, secondo una recente ricerca nordamericana condotta su differenti aree di partecipazione (trattamenti innovativi, biorepository, diagnostica, farmacoeconomia, genetica e prevenzione oncologica, QOL e registri), la partecipazione agli studi sembra in forte aumento.
Stabilire precocemente l’efficacia di una terapia adiuvante è un obiettivo a cui si aspira da tempo, cercando di identificare endpoint surrogati che possano anticipare l’effetto su un endpoint vero quale l’Overall Survival (OS). Uno studio italiano mira a valutare se i cambiamenti in specifici Intermediate Clinical Endpoints (ICE) possono essere impiegati come predittori dell'OS nei trial di ...