La crescita del carcinoma mammario con espressione dei recettori ormonali è guidata dalle chinasi ciclino dipendenti CDK4/6 che promuovono la progressione dalla fase G1 alla fase S del ciclo cellulare. Il Palbociclib, inibitore selttivo di CDK4/6, è un agente orale studiato per superare la resistenza al trattamento endocrino. In uno studio di fase II randomizzato (PALOMA-1), la combinazione ...
L'anastrozolo supera ai punti il tamoxifen nel trattamento del carcinoma duttale in situ (DCIS) della mammella. Risultato sancito dallo studio NSABP B-35, condotto in pazienti postmenopausali. Entrambi i farmaci sono risultati molto efficaci ma la sopravvivenza libera da carcinoma mammario a 10 anni è risultata più lunga nel braccio con anastrozolo rispetto a quello con tamoxifen (93.5% vs ...
Il trattamento elettivo chirurgico dei tumori iniziali del cavo orale (T1-2, N0) del cavo orale è costituito dalla chirurgia, ma rimane poco chiaro se debba essere effettuata una linfadenectomia locoregionale all'esorio della malattia (dissezione nodale elettiva - END) ovvero al momento della recidiva (dissezione nodale terapeutica - TND). Lo studio randomizzato propone di dirimere la questione ...
La combinazione di nivolumab e ipilimumab, rispettivamente inibitori dei checkpoint PD-1 e CTLA-4, migliora in modo significativo la progression-free survival (PFS) di pazienti con melanoma avanzato in confronto con la monoterapia con ipilimumab. Presentati in sessione plenaria, i risultati sono quelli che fanno accaponare la pelle dall'emozione. Lo studio, randomizzato di fase III, in doppio ...
I dati erano noti da mesi, e avevano già portato alla registrazione da parte dell'FDA. Ora finalmente abbiam visto presentare lo studio (Spigel, abs 8009): nivolumab batte docetaxel come seconda linea dei tumori squamosi del polmone
Presentati in plenaria i risultati dello studio randomizzato ALLIANCE (Brown et al, LBA4): l'aggiunta della radioterapia panencefalica alla stereotassica nei pazienti con 1-3 metastasi cerebrali peggiora la funzione cognitiva. Gli autori ne sconsigliano l'uso.
Uno studio di fase III dimostra un beneficio in sopravvivenza con l'impiego di eribulina nel trattamento del leiomiosarcoma e del sarcoma adipocitico. Il trial è stato pianificato sulla base dei risultati di un precedente studio di fase II che aveva riportato tassi di PFS a 3 mesi del 32% e del 47% con l'impiego di eribulina nel trattamento rispettivamente di leiomiosarcomi e di liposarcomi ...