Il recurrence score basato sulla analisi di espressione genica di 21 geni (Oncotype DX, Genomic Health, adesso Exact Sciences) è di riconosciuta utilità clinica nel predire il beneficio della chemioterapia in pazienti con carcinoma mammario HR+ HER2- N0. Lo studio RxPONDER ha valutato il ruolo del recurrence score in pazienti con linfonodi positivi e si è rivelato altrettanto utile. I risultati, ...
Se il DNA tumorale persiste in circolo dopo un intervento chirurgico apparentemente radicale, i pazienti hanno un rischio molto elevato di recidiva. Questo concetto, già descritto in altri tumori, si applica bene anche al tumore del polmone, e può avere implicazioni importanti per le scelte terapeutiche.
Il trattamento del carcinoma squamoso della regione anale in stadio avanzato prevede poche opzioni in seconda linea. Gli investigatori italiani del GONO testano in uno studio di fase II randomizzato l’utilizzo di un PD-L1 inibitore (avelumab) eventualmente associato al cetuximab.
Tre è il numero magico: 3 come terza dose e 3 come i principali benefici (riduzione dei contagi, riduzioni delle forme gravi di COVID-19 con conseguente riduzione dei posti letto in ospedale e dell'occupazione nelle terapie intensive, riduzione dell'insorgenza di nuove varianti). Fare la terza dose (booster) è di valore, e lo è anche per i pazienti oncologici in trattamento sistemico attivo ...
In assenza di confronti testa a testa, una metanalisi “network” ha confrontato l’efficacia delle diverse combinazioni basate sull’impiego di immunoterapia nei pazienti con carcinoma del rene avanzato con componente sarcomatoide. Un’altra occasione per discutere i pregi e i limiti delle metanalisi network.
Nei pazienti radicalmente operati per un tumore stromale gastrointestinale con mutazione dell'esone 9 di KIT è indicato il trattamento adiuvante con imatinib mesilato alla dose di 400 o di 800 mg? Alla domanda tenta di rispondere una analisi retrospettiva internazionale con ampio contributo italiano.
Lo studio BrighTNess ha dimostrato che l’aggiunta di carboplatino alla chemioterapia neoadiuvante si traduce in un aumento del tasso di risposta patologica completa (pCR) in pazienti con carcinoma mammario triple negative in stadio II-III. Una recente presentazione all’ESMO 2021 ha riportato anche un vantaggio in termini di event-free survival, indipendentemente dallo stato mutazionale, ...