La prima domanda è cosa preferire tra chemioterapia e terapia endocrina nel trattamento di prima linea del carcinoma mammario metastatico luminale (HR+/HER2-). La seconda domanda si interroga sui parametri da utilizzare (valutazione clinica vs analisi di CTC) per la scelta. Lo studio STIC CTC cerca di fornire le risposte, ma forse è tardi.
Una metanalisi pubblicata dal BMJ riassume le evidenze esistenti in letteratura: in molti casi, ritardare anche solo di un mese le terapie quando l’obiettivo è la guarigione può comportare una riduzione dei successi.
Tra i melanomi diagnosticati in stadio molto precoce (stadio I e IIA) ve ne sono alcuni con un rischio di ricaduta più elevato, che potrebbero essere candidati a sorveglianza intensiva o addirittura a terapia adiuvante dopo la asportazione chirurgica. Un nuovo modello, che combina variabili clinico-patologiche e molecolari, sembra poterli individuare.
Le linee guida internazionali ESO-ESMO affrontano i diversi aspetti correlati alla gestione del carcinoma mammario in stadio avanzato. ONcotwITing fa un focus sul sottogruppo luminale (HR-positivo, HER2-negativo).
Lo studio Lung-MAP, condotto nei pazienti con tumore del polmone squamoso, ha affiancato risorse pubbliche e private per testare numerosi farmaci nell’ambito dello stesso protocollo. I risultati dicono che la strada è ancora lunga, ma il metodo è promettente.
Tumore renale e trattamenti di prima linea. Appare chiaro che il nuovo standard si basa sull'immunoterapia in combinazione. Pubblicati i risultati di una analisi esploratoria del KEYNOTE-426 che mira a verificare efficacia e safety a lungo termine della combinazione tra pembrolizumab e axitinib.
Le linee guida ESO-ESMO prendono in esame il carcinoma mammario avanzato (ABC) che comprende sia il carcinoma mammario localmente avanzato inoperabile sia il carcinoma mammario metastatico. Da oggi ONcotwITing presenta una piccola serie sul tema, descrivendo il metodo e anticipando alcune delle novità presenti nella 5° edizione.