Oltre a documentarsi sulle migliori novità terapeutiche da offrire ai pazienti, gli oncologi sono stati abituati a stimare il valore di una nuova molecola, anche attraverso le analisi farmacoeconomiche. Ma ci siamo mai chiesti come sia percepito da pazienti e caregivers il "valore" di un sorriso?
Non è facile proporre ad un paziente oncologico di sottoporsi ad una biopsia quando l’esame non è dettato da esigenze cliniche ma è condotto al solo scopo di ricerca. Una ricerca esplora i fattori che influenzano la decisione.
Mentre in Europa si va sviluppando la linea di ricerca sulle terapie target e quella sull'immunoterapia, in altre aree geografiche ci si interrogano su quale sia il miglior trattamento di seconda linea per pazienti che hanno fallito gemcitabina e cisplatino.
Tra le possibili applicazioni della biopsia liquida è stato ipotizzato che la conta delle cellule tumorali circolanti (CTC) e l’analisi DNA tumorale circolante (ctDNA) possano essere utili nel definire l’organotropismo delle metastasi in pazienti con carcinoma mammario.
Una revisione sistematica degli studi di chemioterapia nell’epatocarcinoma può apparire, nell’era dei farmaci target e dell’immunoterapia, assolutamente anacronistica, e probabilmente lo è. Ricordiamoci però che in molti paesi del mondo i farmaci ad alto costo rimangono un miraggio.
Lo studio prospettico INVIDIA-2 si è proposto di studiare l'efficacia clinica della vaccinazione anti-influenzale nei pazienti oncologici esposti al trattamento con immunoterapici. Nel momento del suo disegno, non si sapeva nulla sull'infezione SARS-Cov-2. I dati, tuttavia, sono stati raccolti...
Convincono i dati dello studio KEYNOTE-355 dove l’aggiunta di pembrolizumab alla chemioterapia migliora sensibilmente l’outcome di pazienti con carcinoma mammario triple negative in stadio avanzato.