Uno studio esamina la distribuzione geografica dei siti di sperimentazione clinica per pazienti con diagnosi di carcinoma in stadio avanzato negli Stati Uniti. Riconoscendo l'importanza dei trial clinici nel progresso delle cure oncologiche, il lavoro evidenzia le disparità nell'accesso agli stessi, con alcuni contesti particolarmente svantaggiati.
Una revisione sistematica con metanalisi ha quantificato l’aumento del rischio di eventi cardiovascolari nei pazienti con tumore della prostata che ricevono ARSI (abiraterone, enzalutamide, darolutamide, apalutamide).
Uno studio randomizzato è stato condotto in pazienti con diagnosi di carcinoma mammario in stadio I-III, sottoposte a chemioterapia neoadiuvante o adiuvante. Dopo randomizzazione, le pazienti sono state assegnate al gruppo di scalp cooling o al gruppo di controllo, con l’obiettivo di valutare l'incidenza di alopecia persistente chemio-indotta.
Presentati all’ASCO e pubblicati sul New England Journal of Medicine i risultati dello studio randomizzato LAURA, condotto nei pazienti con NSCLC localmente avanzato, non resecabile. Anche in questo setting, nei casi caratterizzati da mutazione di EGFR, il trattamento target (osimertinib) dimostra efficacia nel controllare la malattia.
Il trial randomizzato NADINA, presentato in plenaria all'ASCO 2024 e immediatamente pubblicato, dimostra come in pazienti con melanoma stadio III un trattamento preoperatorio con ipilimumab e nivolumab sia superiore alla terapia standard indipendentemente dalla presenza di mutazione di BRAF.
Pubblicati i risultati dell’analisi a lungo termine dello studio DESTINY-Breast03, che confronta l'efficacia e la sicurezza del trastuzumab deruxtecan (T-DXd) con il trastuzumab emtansine (T-DM1) in pazienti con carcinoma mammario metastatico HER2-positivo. Cortés J, et al. Trastuzumab deruxtecan versus trastuzumab emtansine in HER2-positive metastatic breast cancer: long-term survival analysis ...
Le analisi con un follow-up a 5 anni dello studio CROWN, che confrontava lorlatinib e crizotinib come trattamento di prima linea dei casi affetti da NSCLC avanzato ALK+, documentano una lunghissima durata del controllo di malattia, con una PFS mediana nei pazienti trattati con lorlatinib impensabile fino a pochi anni fa. C’è ancora progresso da fare, ma risultati come questo incoraggiano e sono ...