In questi giorni di emergenza, anche gli studi clinici sono messi a dura prova. Ma la ricerca continua, così come le pubblicazioni dei risultati. In alcuni setting, clinicamente molto complessi, i segnali di attività sono vitali per sperare nel futuro.
Dopo edoxaban e rivaroxaban è la volta di Apixaban, un terzo inibitore diretto del fattore Xa. Pubblicati i risultati del trial internazionale Caravaggio, di chiara matrice italiana.
Grande merito ad un gruppo di giovani oncologi italiani che ha saputo sintetizzare e descrivere le misure per la gestione dell'emergenza Covid-19 nel contesto oncologico. Obiettivi dichiarati: il bene del paziente e della comunità.
Quale rischio di infezione nei pazienti oncologici rispetto alla popolazione generale? Quale rischio di contagio legato agli accessi in ospedale per visite e terapie? Una sintetica pubblicazione cinese offre alcuni interessanti spunti di discussione, ma non risponde a tutti i quesiti.
Lo studio ha dimostrato l'attività dei pemigatinib - un potente inibitore orale di FGFR - per il controllo della malattia di pazienti con colangiocarcinoma testato per il riarrangiamento o la fusione di FGFR2.
In una pandemia, l'assistenza centrata sul paziente è inadeguata e deve essere sostituita da un'assistenza centrata sulla comunità. Sono necessarie soluzioni per Covid-19 per l'intera popolazione, non solo per gli ospedali. Di seguito le riflessioni di alcuni Colleghi di Bergamo, direttamente e pesantemente coinvolti nella gestione dell’emergenza Covid-19, condivise su NEJM Catalyst. ...
Un’interessante analisi descrive la qualità di vita di pazienti con melanoma avanzato a distanza di tempo dalla fine del trattamento immunoterapico: nel complesso buona qualità di vita, ma attenzione a non trascurare i sintomi e le tossicità residue.